giovedì 28 marzo 2013

Il Gabon sostiene l'integrità territoriale del Marocco (ministro gabonese degli affari esteri)

 
 
 
 
 
 
Il numero di paesi pro- Polisario non cessa di diminuire
 
L'Unione africana (UA) soffre per l'assenza del Marocco nel suo ambito sui piani politici ed economici, ha affermato il capo della diplomazia gabonese, Emmanuel Issoze Ngondet.


''Occorre riconoscere che oggi, la UA soffre per l'assenza del Marocco sia al livello dello sforzo fatto per la pace e la stabilità sia al livello dello sviluppo economico del continente'', ha dichiarato in un'intervista esclusiva alla MAP, la vigilia della visita ufficiale di S.M Re Mohammed VI nel Gabon.

''Il regno del Marocco è fra i paesi fondatori dell'Organizzazione dell'unità africana (OUA) e durante molti anni, e questa ha beneficiato del suo contributo, particolarmente nella promozione della pace e la stabilità (...) l'uscita del Marocco delle file dell'OUA è stata una grande perdita'', ha fatto osservare.
 
Secondo il ministro gabonese degli affari esteri, della cooperazione internazionale e della francofonia, ''è un dibattito inutile che è stato sollevato nell'ambito dell'OUA, la cui conseguenza è la situazione che deploriamo attualmente, cioè il ritiro del Marocco dell'organizzazione panafricana''.
 
Ma oggi, ha aggiunto, i paesi che sostengono il pseudonimo Rasd ''non cessano di diminuire, mentre coloro che sostengono il Marocco non cessano di aumentare''. Per lui, ''la relazione di forze è incontestabilmente a favore del Marocco''.


Il Marocco e il Gabon firmano protocolli della collaborazione bilaterale
Il Sig. Issoze Ngondet, in questo contesto, ha ricordato la posizione del suo paese riguardo alla questione dell'integrità territoriale del Marocco, che ribadisce il sostegno di Libreville al piano d'autonomia proposto per il regolamento del conflitto artificiale a proposito del Sahara Marocchino.
Il Gabon aveva ribadito nel comunicato finale che aveva sancito la visita del Presidente Ali Bango Ondimba, nel 2010 al Marocco, che ''l'iniziativa marocchina che assegna l'autonomia alla regione del Sahara sotto la sovranità, l'unità e nell'integrità nazionale marocchina costituisce la via ideale per il regolamento pacifico e definitivo di questo conflitto''.

Arrivo di suo maestà il re Mohamed IV al Gabon
 
 
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
 Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
 Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com

mercoledì 20 marzo 2013

Scambi delle visite familiari: Dieci membri della tribù Rguibat-Labeihat decidono di installarsi definitivamente a Smara

Scambi delle visite familiari: Dieci membri della tribù Rguibat-Labeihat decidono di installarsi definitivamente a Smara


19/03/2013











Dieci membri di una famiglia che appartiene alla tribù Rguibat-Labeihat, fra i beneficiari dell'operazione di scambio delle visite familiari, hanno deciso di installarsi definitivamente nella città di Smara e di non tornare nei campi Tindouf.


Si tratta della signora Salka Mohamed El Madani (46 anni), sua figlia Azouha Mohamed Mbarek (23 anni), suo figlio Dadah (21 anni), Ben Akhoualha (18 anni), Ali (17 anni), Souad (12 anni), Benta (10 anni) e Ghalia (5 anni) ed i suoi due nipoti.

Erano arrivati a Smara il 7 marzo la corrente, nel quadro del quarto viaggio dell'operazione di scambio delle visite sorvegliata dall'alto commissariato ai profughi tra le province del sud ed i campi di Tindouf, nel sud algerino.

 

una foto che rappresenta i campi di tinduf

La libera scelta di queste persone di restare alla madre patria fra le loro viene a ribadire la volontà sincera dei Marocchini sequestrati nei campi di Tindouf di mettere un termine al calvario vissuto in questi campi, situati sul territorio algerino e nei quali il Polisario non cessa di perpetrare gravi violazioni dei diritti dell'uomo, che sono state constatate da molte organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani, e che vanno dalla tortura e dall'eliminazione alla deviazione dell'aiuto umanitario destinato alle popolazioni dei campi, che sono state constatate da molte organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani, e che vanno dalla tortura e dall'eliminazione alla deviazione dell'aiuto umanitario destinato alle popolazioni dei campi

Il miracolato di Tindouf - memorie di un prigioniero di guerra




Fonti:
 Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
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www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
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giovedì 14 marzo 2013

Il segretario generale del Corcas ha avuto un colloquio con il Direttore generale del ministero tedesco degli affari esteri

Il segretario generale del Corcas ha avuto un colloquio con il Direttore generale del ministero tedesco degli affari esteri
13/03/2013





 
Il segretario generale del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani, dott. Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin, ha ricevuto, martedì, il 12 marzo 2013, alla sede del Consiglio, Thomas von Goetz, Direttore generale per l'Africa, l'Asia, l'America latina ed il parente e Medio Oriente del ministero federale tedesco degli affari esteri, che effettua attualmente una visita di lavoro al Marocco.



Il segretario generale del Corcas ha evocato con il suo ospite, gli ultimi sviluppi della questione del Sahara, presentandogli l'iniziativa marocchina d'autonomia, che costituisce la soluzione più pertinente, più appena per sbarazzarsi del conflitto artificiale sulla regione del Sahara.

 L'intervista ha riguardato, così, sulla situazione nella regione del Magreb e del Sahel, e la sovrapposizione di questa situazione complicata con il mantenimento del conflitto attorno al Sahara, come pure la conseguenza di questo sulla regione e l'ambiente regionale ed internazionale.

 La visita a Rabat del diplomatico tedesco riguarda le relazioni bilaterali tra il Marocco e la situazione politica nella regione.

 Thomas von Goetz ha avuto una lunga carriera nell'ambito della diplomazia tedesca dove ha occupato molti posti importanti, da quando è entrato al ministero degli esteri nel 1991.

Conferenza attorno alla questione del sahara





Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
 Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
 Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
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Il segretario generale del Corcas ha avuto un colloquio con il Direttore generale del ministero tedesco degli affari esteri

Il segretario generale del Corcas ha avuto un colloquio con il Direttore generale del ministero tedesco degli affari esteri
13/03/2013

 
 
 
 
Il segretario generale del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani, dott. Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin, ha ricevuto, martedì, il 12 marzo 2013, alla sede del Consiglio, Thomas von Goetz, Direttore generale per l'Africa, l'Asia, l'America latina ed il parente e Medio Oriente del ministero federale tedesco degli affari esteri, che effettua attualmente una visita di lavoro al Marocco.



Il segretario generale del Corcas ha evocato con il suo ospite, gli ultimi sviluppi della questione del Sahara, presentandogli l'iniziativa marocchina d'autonomia, che costituisce la soluzione più pertinente, più appena per sbarazzarsi del conflitto artificiale sulla regione del Sahara.
 L'intervista ha riguardato, così, sulla situazione nella regione del Magreb e del Sahel, e la sovrapposizione di questa situazione complicata con il mantenimento del conflitto attorno al Sahara, come pure la conseguenza di questo sulla regione e l'ambiente regionale ed internazionale.
 La visita a Rabat del diplomatico tedesco riguarda le relazioni bilaterali tra il Marocco e la situazione politica nella regione.
 Thomas von Goetz ha avuto una lunga carriera nell'ambito della diplomazia tedesca dove ha occupato molti posti importanti, da quando è entrato al ministero degli esteri nel 1991.

Conferenza attorno alla questione del sahara




Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
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martedì 22 gennaio 2013

Il piano marocchino d'autonomia nelle province del sud "permette di superare i blocchi" (deputato francese)
22/01/2013

"Il piano marocchino d'autonomia nelle province del Sud-Est è serio e permette di superare i blocchi", ha affermato il deputato della nona zona dei francesi stabiliti all'estero e segretario della commissione degli affari esteri all'assemblea nazionale francese, Pouria Amirshahi.

La risposta portata dal Marocco, attraverso la sua riforma costituzionale e la sua proposta d'autonomia, rappresenta "una via accettata da tutti", ha aggiunto il sig. Amirshahi, in un'intervista alla MAP-TV in margine alla sua visita di lavoro al regno (il 19 e il 20 di questo gennaio ).
 Per il sig. Amirshahi, la distensione delle relazioni tra i paesi del Magreb è un desiderio della Francia, in particolare "attraverso l'apertura delle frontiere con l'Algeria per fare in modo che si possano superare conflitti che durano e che sono elementi di blocco".

 Esprimendosi sull'intervento francese in Mali, il deputato francese ha segnalato che "era necessario per impedire che questo paese cade nella mano di gruppi di trafficanti e di jihadista che avrebbero trascinato, non soltanto il Mali, ma tutta la sotto-regione in un periodo di violenza e di disordini".
 Salutando "la solidarietà immediata del Marocco con il Mali", il deputato francese ha perorato per ulteriore coordinamento tra i paesi della regione per affrontare questo nuovo fronte di lotta contro il terrorismo.

 Il Sig. Pouria Amirshahi era in spostamento in Marocco, in particolare, per partecipare alla riunione a Rabat sulla sinistra al potere, un nuovo slancio per la francofonia.


- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -

mercoledì 7 novembre 2012

Suo maestà il re indirizza un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde

Suo maestà il re indirizza un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde



07/11/2012







Il Marocco chiama alla mobilizzazione internazionale per porre fine al dramma sopportato dai nostri bambini a Tindouf, sul territorio algerino



Suo maestà il Re Mohammed VI, che Dio lo assista, ha indirizzato, martedì sera, un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde.



Suo maestà il re ha ribadito in questa occasione, che il regno tiene con forza alla prosecuzione del processo di regolamento sulla base ''di spirito di consenso positivo, come incarnato dall'iniziativa marocchina d'autonomia'' e ''sulla base fin da costanti ed obiettivi dei negoziati, come definiti dal consiglio di sicurezza e così come li sono stati confermati da sua Eccellenza Sig. Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite.''



Il sovrano, d'altra parte, ha chiamato la Comunità internazionale e l'Algeria a porre fine al dramma sopportato dagli abitanti dei campi di Tindouf, che rinnova il richiamo all'alto commissariato ai profughi per procedere alla registrazione ed al censimento di quest'abitanti.



Suo maestà il re Mohammed VI ha rinnovato l'impegno a favore dell'applicazione della regionalizzazione avanzata, ''cominciando, in primo luogo, dalle nostre province del Sud, nei confronti della possibilità che offre alle popolazioni di partecipare alla gestione dei loro affari locali e contribuire allo sviluppo umano integrato e duraturo.''



In ciò che segue il testo integrale del discorso reale:



''Elogio a Dio.



Preghiera e pace sul profeta, la sua famiglia ed i suoi compagni.



Caro popolo,



Commemoriamo oggi con un grande orgoglio il 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde, poiché non si tratta soltanto di celebrare un'epopea nazionale che ha incarnato il comportamento civilizzato adottato dal Marocco per il recupero di suo Sahara, ma egli è presa in considerazione anche la realizzazione storica per eccellenza, nella quale attingiamo in modo permanente i valori di patriottismo. Evoca per noi la simbiosi perfetta che collega il trono ed il popolo, come pure l'unanimità senza difetto che si è forgiato attorno alle costanti ed alle sacralità della nazione.



Fedele al giuramento immutabile della Marcia Verde, proseguiamo con fiducia e determinazione la dinamica che ha impegnato, e che è incessantemente rinnovata, per consolidare e consolidare il nostro modello societario voluto ed adottato da tutti i Marocchini.



Grazie sono rese a Dio, il nostro paese ha potuto iscrivere al suo attivo importanti realizzazioni. Frutta delle riforme politiche ed istituzionali sostanziali e profonde che abbiamo avviato con una volontà sincera, in qualsiasi coscienza ed in qualsiasi responsabilità, queste realizzazioni sono anche la conclusione di cantieri che strutturano che abbiamo messo in opera e di iniziative ambiziose che abbiamo lanciato per consolidare la coesione sociale, e garantire ai nostri concittadini le condizioni di una vita libera e degna, perfettamente in fase con le aspirazioni legittime del nostro fedele popolo .



Quest'opzione giudiziosa ha raccolto l'adesione unanime del popolo marocchino che si è interamente investito nel processo di riforme che conduciamo, che ribadiscono così la sua grande fiducia nelle sue istituzioni nazionali ed i suoi orientamenti strategici. Questo appare chiaramente attraverso le realizzazioni principali accumulate dal nostro paese, in particolare la consacrazione dell'alternativa democratica tra la maggioranza e l'opposizione, alternativa che il Marocco conosce dal 1997 e che si iscrive nel quadro di una pratica politica naturale e di una dinamica in movimento perpetuo. Si inserisce anche in un passo prospettivo ed una visione chiara e lucida tanto riguardo ai cittadini che per ciò che sono stati ed insiemi che il nostro paese conta come partner.



A tale riguardo, impegniamo tutti gli attori ed i responsabili, nelle varie istituzioni, a mostrarsi all'altezza delle responsabilità di cui sono responsabile.



Oltre all'esecutivo ed il potere giudiziario, richiediamo tutte le istanze elette, tenendo presente ogni livello, a costringersi in modo permanente al nuovo concetto d'autorità, in tutte le sue dimensioni e le sue ramificazioni. Poiché, infatti, l'eletto deve essere al servizio del cittadino, issarsi al livello della fiducia che ha messo in lui, e di oltrepassare le considerazioni personali o categoriali strette.



Caro popolo,



L'iniziativa giudiziosa di conferire al Sahara marocchino un'autonomia nel quadro della sovranità del regno, della sua unità nazionale e della sua integrità territoriale, costituisce una svolta importante nel processo di regolamento definitivo di questo conflitto regionale artificiale, nella misura in cui accorda a tutte le popolazioni della regione una grande latitudine per gestire i loro affari locali, nel rispetto delle loro specificità culturali.



Tuttavia, la dinamica che quest'iniziativa audacIa ha impegnato mettendo in marcia un nuovo processo di negoziati, non è arrivata, finora, alla soluzione politica consensuale e definitiva scontata, in mancanza di volontà sincera delle altre parti che persistono nei loro maneggi ed i loro stratagemmi ostruzionisti.



Nonostante queste manovre disperate, il Marocco ribadisce la sua volontà di fare avanzare questo processo sulla base fin da costanti e degli obiettivi dei negoziati, come definiti dal consiglio di sicurezza e così come li sono stati confermati da sua Eccellenza Sig.Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite.



È per questo che il Marocco tiene a sottolineare la necessità di costringersi ai parametri di ricerca di un regolamento, e soprattutto, di dare prova di realismo e di spirito di consenso positivo, come incarnato dall'iniziativa marocchina d'autonomia che usufruisce di un sostegno che cresce da parte della Comunità internazionale.



Nello stesso contesto, vogliamo ricordare la posizione chiara, espressa recentemente dal signor Segretario generale delle Nazioni Unite, che sottolinea che spetta alle Nazioni Unite, nel quadro delle loro missioni, e parallelamente alla prosecuzione del processo di negoziato, incoraggiare lo sviluppo delle relazioni maroco-algerine, il cui Marocco non cessa di chiamare alla normalizzazione, compresa l'apertura delle frontiere, conformemente ai desideri di un certo numero di paesi e di organizzazioni internazionali.



Parallelamente, il Marocco chiama ad una forte implicazione della Comunità internazionale per porre fine al dramma sopportato dai nostri bambini a Tindouf, all'interno del territorio algerino, dove imperversano, in tutta la loro crudeltà, la repressione, la coercizione, la disperazione e le privazioni, in violazione ovvia dei diritti umani più elementari.



A tale riguardo, ribadiamo il nostro chiamata all'alto commissariato ai profughi perché, ai sensi delle responsabilità che gli spettano in materia di protezione, e tenuto conto degli impegni internazionali dell'Algeria come paese ospite, proceda alla registrazione ed al censimento della popolazione dei campi, conformemente alle risoluzioni del consiglio di sicurezza del 2011 ed il 2012.



Caro popolo,



Il nuovo ordine magrebino al quale abbiamo richiesto l'anno scorso, diventa oggi più che mai una necessità imperiosa che occorre trasformare in una realtà effettiva e tangibile, in previsione della costruzione della casa maghrebina comune.



Ciò induce per i cinque stati magrebini il dovere di impegnarsi a rompere con l'immobilismo che ipoteca il futuro dell'Unione maghrebina, e che ne fa già il progetto d'integrazione regionale meno avanzato sulla scala del continente africano.



Ciò impone dunque di operare francamente ed in buona fede alla messa a punto di meccanismi di solidarietà, di complementarità e d'integrazione, tale da rispondere alle aspirazioni dei nostri popoli fratelli e liberare le loro energie. Questi meccanismi dovrebbero favorire la valorizzazione e lo sfruttamento delle potenzialità comuni dei nostri popoli, come pure la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali. Permetterebbero inoltre di stimolare la crescita e la creazione di ricchezze e garantire la sicurezza collettiva.



Il Marocco continuerà a rafforzare le sue relazioni con i paesi africani fratelli tanto a livello bilaterale che regionale, nonostante l'ostinazione di alcuni da accamparsi su una posizione anacronistica che si fonda su tesi sterili ed inapplicabili, che ignora o che contrasta così le evoluzioni oggettive che conosce la cartella del Sahara Marocchino.



Parallelamente, il Marocco, sulla base della sua fede incrollabile nella precisione della sua causa e la pertinenza dei suoi orientamenti e stando consapevole interamente del dovere che gli spetta riguardo alle popolazioni del suo Sahara, non permetterà in alcun modo e sotto nessun pretesto soltanto la sorte del suo Sahara cioè tributario dei calcoli e delle manovre basse delle altre parti. È per questo che proseguiremo i processi di sviluppo e d'ammodernamento in corso nel nostro Sahara, con più costanza e determinazione.



A tale riguardo, ribadiamo il nostro impegno da attuare la regionalizzazione avanzata, cominciando, in primo luogo, dalle nostre province del Sud, nei confronti della possibilità che offre alle popolazioni di partecipare alla gestione dei loro affari locali e contribuire allo sviluppo umano integrato e duraturo. Inoltre, crea un clima mobilizzatore portato da una dinamica societaria promettente che favorisce la nascita di nuove elite, in particolare fra le donne ed i giovani, nel quadro di un'alternativa democratica aperta al potere.



Nello stesso ordine di idee, teniamo a salutare l'importanza dei cantieri multipli di sviluppo, lanciati globale a profitto delle popolazioni della regione. Sottoliniamo nuovamente la necessità di rafforzarli e insufflare loro una nuova dinamica in base alle prospettive ambiziose che si aprono grazie ai progetti che strutturano in via di realizzazione, di programmazione o di valutazione.



A tale riguardo, chiamiamo all'elaborazione di un modello di sviluppo regionale integrato e rigoroso, essendo applicato ad una scala più ampia possibile e che mira a creare una sinergia ed una complementarità tra i programmi settoriali. Poiché si tratta di raccogliere le varie sfide che la regione affronta e di favorire la predisposizione di un sistema economico regionale, che sia favorevole alla crescita ed alla creazione di ricchezze e generatore di occupazioni, in particolare a profitto dei giovani.



Per garantire le condizioni di successo di questo progetto ambizioso, ed di questo a disposizione del Consiglio economico, sociale ed ambientale in termini di competenze, di attribuzioni e di composizione plurale, è più atto a garantire la preparazione secondo un approccio che permette la partecipazione delle popolazioni interessate ed il contributo di tutti gli attori nazionali.



Caro popolo,



Proseguendo instancabilmente l'azione che conduciamo in attesa di garantire più progressi e sviluppi economici, sociale e culturale alle nostre province del Sud, ribadiamo con forza la nostra fedeltà al giuramento della Marcia Verde, restando fermamente attaccati all'integrità territoriale del regno, alla sua sovranità piena ed intera ed alle sue costanti incoronate e perseverando nella costruzione del Marocco dell'unità, del progresso e della prosperità.



È il migliore impegno di fedeltà alla memoria dell'artigiano della Marcia Verde, nostro venerato padre, suo maestà il re, Hassan II, che Dio abbia il suo cuore, ed a quella dei martiri dell'integrità territoriale.



Cogliamo quest'occasione commemorativa per rendere omaggio alle nostre forze dell'esercito reale, la polizia reale, le forze ausiliarie, la sicurezza nazionale, l'amministrazione territoriale e la protezione civile, in particolare quelli dei loro membri che sono disposti nelle nostre province sahariane, e di cui salutiamo la mobilizzazione costante per vegliare alla sicurezza e la stabilità della patria, come pure la devozione nella difesa della sua integrità.



''Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh''.














Fonti:



Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:

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Il portale della cultura hassani:

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Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

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lunedì 8 ottobre 2012

Quattro membri della tribù Rguibat-lbihat decidono, dopo la loro visita a Smara, di tornare nei campi Tindouf

Quattro membri della tribù Rguibat-Lbihat, fra i beneficiari dell'operazione di scambio di visite familiari, hanno deciso di installarsi definitivamente nella madre patria e di non tornare nei campi Tindouf.


Si tratta della signora Guebboula Attaki Bent Mohamed (43 anni), sua figlia Fatima El Ghali Bent Mohamed Salem Khatri (24 anni), Said Ould Mohamed Lamine Ould Mohamed Ould Al-mokhtar (23 anni) ed suo fratello Al-Mehdi (20 anni).
Erano arrivati a Smara il 19 settembre scorso, nel quadro del 17esimo viaggio dell'operazione di scambio di visite sorvegliata dall'alto commissariato ai profughi tra le province del sud ed i campi di Tindouf, nel sud algerino.

Operazione di scambio delle visite familiari e ritrovamento dei sahrawi con i loro parenti
In un'intervista con la MAP, Mohamed Salem ha espresso la sua gioia del suo ritrovamento con la famiglia a Smara ed il suo ''grande sollievo'' per avere posto fine al clavario subito per oltre tre decenni, che sottolineano avere preso questa decisione dopo avere constatato di visu l'aumento notevole che ha conosciuto la città di Smara ed il clima di sicurezza e di stabilità che regna nella madre patria.
''Tutti i Marocchini sahrawi sequestrati nei campi di Tindouf nutriscono la stessa speranza di tornare alla madre patria e fuggire le condizioni di vita crudeli, i cattivi trattamenti e l'insicurezza che vi prevalgono'', ha affidato il sig. Salem, uno dei dignitari delle tribù di Smara.
''La direzione del Polisario évertue da mantenere questo stato di dispersione familiare e di separazione tra i genitori ed i loro bambini'', si ha detto, che comunica che i suoi bambini che dovevano beneficiare di questa operazione di scambio di visite familiari sono stati convocati per condurre missioni militari negli accampamenti ''del Polisario'' per impedirgli di tornare alla loro madre patria.
Ha anche raccontato come la sua coniuge è stato rapito nel 1979 a Madchar Errbib e condotta verso Tindouf, come numerose altre persone, sotto la minaccia di liquidazione di tutti i membri della sua famiglia.
Da parte sua il sig. Mohamed Saleh Ould Sid Al-alem El Idrissi si è rallegrato delle notizie del ritorno dei suoi cugini, Said e Lmehdi, qualificandolo di ''nuova nascita''.
Le condizioni di vita nei campi sono ''indescrivibili tanto sono grandi le sofferenze psicologiche ed umane e le privazioni dei diritti dell'uomo più elementari che sopportano le popolazioni'', ha deplorato, sottolineando che i dirigenti del Polisario sfruttano queste sofferenze per fare durare il conflitto del Sahara ed arricchirsi deviando gli aiuti umanitari destinati ai sequestrati.

Esodo massiccio dei Saharawi marocchini dagli accampamenti di Tinduf verso la madrepatria
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
 Il portale del Sahara occidentale:
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